I rapidi cambiamenti a cui la scuola ha dovuto adattarsi nel giro di poche settimane hanno obbligato gli insegnanti a prendere confidenza con strumenti completamente nuovi, al fine di garantire agli studenti la massima continuità possibile. Nel farlo, però, è possibile che le esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali (BES), siano state momentaneamente messe in secondo piano.
D’altronde, integrare le necessità di questi studenti nella didattica a distanza può sembrare una sfida ardua. Per questo motivo, ci viene incontro un’esperta della materia: in questo articolo, Judit Kormos ci fornisce preziosi consigli per rendere l’insegnamento davvero più inclusivo, e per fare sentire la nostra vicinanza a quegli studenti che più di tutti ne hanno bisogno.
Buona lettura!
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