Anche questa settimana la rubrica #TeacherExperiences continua a pubblicare i contributi degli insegnanti di inglese di tutta Italia. Oggi, la Professoressa Alessandra Paoli dell’I.S.I. Piaggia di Viareggio condivide con noi alcune riflessioni, tirando le somme di questi ultimi mesi di didattica.
Già dal 9 marzo, a due giorni dalla chiusura, eravamo a pieno regime. Il segreto? Un buon mix di soluzioni sincrone e asincrone, per seguire gli studenti in tutte le fasi dell’apprendimento.
Continua la nostra nuova rubrica #TeacherExperiences, con un’altra testimonianza della Prof.ssa Francesca Tamani
Eccoci qua, fine maggio. Normalmente, il finale d’anno scolastico prevede un po’ di “delirio”: ultime verifiche, relazione di fine anno, adozioni dei libri di testo, ecc... E quest’anno sarà peggio del solito!
Con questo post, siamo felici di inaugurare una nuova rubrica, con la quale vogliamo dare ai docenti d’inglese in tutta Italia la possibilità di raccontarsi durante la pandemia e di condividere il modo in cui hanno affrontato la sfida della didattica a distanza.
Fra le tante “prime volte” con cui molti insegnanti si sono trovati fare i conti in questi ultimi movimentati mesi, ci sarà con ogni probabilità anche quella in cui vi sarete chiesti come aiutare i vostri studenti nella produzione scritta.
Questo spostamento forzato verso la didattica a distanza ha certamente generato una serie di domande e sfide per noi docenti. Ma come possiamo assicurarci che i nostri alunni restino motivati, si divertono e allo stesso tempo apprendano la lingua inglese?
Uno strumento sempre molto utile per gli insegnanti sono gli articoli di giornale, che ci permettono di organizzare attività che servono agli studenti non solo per migliorare le loro abilità linguistiche, ma anche per sviluppare tante altre competenze trasversali che si porteranno dietro per tutta la vita, come ad esempio il pensiero critico, una maggiore consapevolezza di quanto accade nel mondo, la capacità di analizzare diversi punti di vista, quella di orientarsi nel mondo dell’informazione e di dibattere in maniera strutturata.
Come ogni insegnante sa bene, le relazioni sociali ed il senso di appartenenza ad una comunità sono elementi fondamentali nello sviluppo della personalità di un teen-ager e più in generale nel suo percorso di crescita e maturazione.
Rieccoci con nuovi consigli e supporto per gli insegnanti che si trovano ora a lavorare in un’aula virtuale invece che in presenza. Questa settimana, abbiamo una novità da presentarvi: grazie al nostro presentatore Greg, abbiamo lanciato una nuova serie di video con suggerimenti per l’insegnamento online.
Nella mia to-do-list sono finalmente riuscita a tirare una riga sopra alle prime sfide della didattica a distanza: condividere lo schermo durante una video lezione: fatto. Interagire con i miei studenti nella chat box: fatto. Condividere con loro files multimediali o addirittura creare classi virtuali: fatte entrambe! Quanto lavoro e che soddisfazione! A volte però può risultare ancora difficile catturare l’attenzione dei miei studenti e raggiungere il livello di coinvolgimento e motivazione che riesco ad avere in classe.
L’insegnamento a distanza può essere problematico per diversi motivi, uno su tutti è il fatto che gli studenti possano distrarsi molto più facilmente che in aula. L’elemento visuale, però, è qualcosa che può giocare a nostro vantaggio se siamo in grado di sfruttarlo per creare lezioni più interessanti e interattive.
Comunque la si pensi sul dover insegnare a distanza durante questi tempi difficili per insegnanti e studenti, quel che è certo è che, una volta connessi su Zoom, Skype o Google Meet, abbiamo la possibilità di aumentare il tempo dedicato al parlato, cosa particolarmente utile ora che ci avviamo verso la fine dell'anno scolastico e iniziamo ad accorgerci che potremmo aver bisogno di prove orali per poter cambiare
Il lockdown ha costretto tutti noi ad abituarci in fretta a una nuova quotidianità. Per molti insegnanti, questo consiste in un dispendio di energie notevole per riuscire a gestire a distanza la classe e tutte le altre attività che fanno parte della loro routine quotidiana. In un contesto del genere, anche per i più creativi, può essere difficile avere la mente libera per pensare a nuove attività da proporre alla classe.
Proprio adesso che il mondo della scuola si trova a sperimentare nuovi strumenti per la didattica a distanza, può essere il momento giusto per provare Cambridge Dictionary +Plus, la risorsa online completamente gratuita, pensata per aiutare gli studenti ad apprendere il lessico in maniera divertente, mirata ed efficace. Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta.
Grazie al fatto di essere gratuito ed estremamente user-friendly, Google Classroom è indubbiamente uno degli strumenti più utilizzati per la didattica in questo periodo, in cui gli insegnanti si sono trovati catapultati da un giorno all’altro in una realtà lavorativa completamente diversa da quella a cui erano abituati, ma sapevi che anche gli eBook Cambridge possono essere condivisi su questa piattaforma?
Come procedono le video-lezioni? Dopo i primi esperimenti di familiarizzazione con la tecnologia, dopo qualche passo falso e qualche soddisfazione, vi siete trovati a chiedervi: e oggi che lezione faccio? Vi piacerebbe trovare dentro l’uovo di Pasqua una lezione già pronta e confezionata? Anche se la cioccolata sarà purtroppo solo virtuale, due lezioni pronte, con tanto di slides powerpoint e lesson plan inclusi, ve le regala Cambridge!
I rapidi cambiamenti a cui la scuola ha dovuto adattarsi nel giro di poche settimane hanno obbligato gli insegnanti a prendere confidenza con strumenti completamente nuovi, al fine di garantire agli studenti la massima continuità possibile. Nel farlo, però, è possibile che le esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali (BES), siano state momentaneamente messe in secondo piano.
Cambridge University Press e Cambridge Assessment English vogliono ringraziare ancora una volta gli oltre 3.500 insegnanti che dal 31 marzo al 2 aprile hanno preso parte alla prima Cambridge Online Experience.
Alcuni di noi sono usciti da scuola pensando di rientrare il giorno seguente ed invece il giorno seguente siamo dovuti restare a casa. Risultato: i nostri materiali di preparazione per gli esami Cambridge sono rimasti chiusi nei nostri cassetti, nell’aula insegnanti.