Nella prima parte di questo articolo, Herbert Puchta, autore di Herbert Puchta’s 101 Tips for Teaching Teenagers, ha condiviso con noi 3 segreti, frutto di 40 anni di insegnamento agli adolescenti. In questo articolo, ce ne rivela altri 3...
4. Occasionalmente, inserisci un po’ di leggerezza nelle tue lezioni
È stato dimostrato come ridere rafforzi il sistema immunitario, faccia bene al nostro sistema cardiovascolare e rilasci endorfine, smorzando lo stress.
Ma non tutti gli insegnanti sono comici nati! Possiamo imparare ad essere divertenti? Beh, se ce la sentiamo possiamo perlomeno provarci, e se lo facciamo senza metterci ansia, probabilmente riusciremo a strappare ai nostri studenti almeno un sorriso ogni tanto.
Come?
Ecco alcune strategie che hanno funzionato per me:
Se hai un aspetto sempre serio, prova a presentarti un giorno con un paio di occhiali da sole strani o con una maglietta con una frase ridicola. Noterai che sulle loro facce sarà apparso un sorriso, che può trasformarsi in qualche risata se riderai un po’ di te stesso con loro.
Puoi anche raccontare una barzelletta, internet ne è pieno (ed alcuni sono davvero ottimi!). Se non la trovano divertente, allora puoi usare un po’ di autoironia, che solitamente gli adolescenti adorano. Ad esempio puoi dire: Aren’t I brilliant at telling jokes? Normally everybody rolls on the floor when I tell one!
Un’altra idea è quella di invitare gli studenti a preparare alcune barzellette per condividerle nella lezione successiva. Basteranno solo due o tre minuti, tempo ben speso!
5. Sii comprensivo e solidale, ma anche categorico e giusto
Tutti coloro che insegnano agli adolescenti sanno quanto possono essere difficili in certi momenti. I comportamenti provocatori o dirompenti, il linguaggio aggressivo, l’incapacità o la non volontà di prestare attenzione, la mancanza di continuità nel fare i compiti, problemi con l’uso dei cellulari durante la lezione, la lista potrebbe estendersi molto.
A proposito di evitare problemi con i cellulari in classe...
Prova queste strategie:
6. Sostienili nel loro cammino per diventare adulti responsabili
Alcuni studi mostrano come nell’adolescenza il sistema limbico (emotivo) si sviluppi più rapidamente della corteccia prefrontale (necessaria per il pensiero logico e critico). Questo può predisporli ad essere guidati dalle loro emozioni, disposti a correre rischi e ad agire senza pensare alle conseguenze.
Il neuroscienziato Jeff Hawkins sostiene che alla base dell’intelligenza umana c’è un sistema di “previsione di ricordi”. Se supportiamo gli studenti a svilupparlo, questo li aiuterà a rafforzare la loro corteccia prefrontale, e così impareranno a pensare in modo più razionale. Un modo di raggiungere questo obiettivo è quello di far svolgere loro regolarmente delle attività di previsione.
Prova queste strategie:
(tu) – Somebody has to water the flowers regularly. What if they forget? –
(studenti) – The flowers will die quickly. –
(tu) – OK, what if they die quickly? –
Se necessario, scrivi degli input sulla lavagna.
Autore: Herbert Puchta - Autore e teacher trainer
Ora guarda questo breve video in cui Herbert parla del suo libro e di come puoi motivare i tuoi studenti usando elementi di gamification.
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