• 22/04/2025

Alla scoperta dei Framework Cambridge parte 2: collaborazione per costruire e crescere insieme

Oggi esploriamo una tra le competenze chiave nel contesto classe: la collaborazione. Perché sì: imparare a lavorare con gli altri è un’arte. E possiamo iniziare a coltivarla fin dalla scuola primaria, adattandola a ogni età e contesto.

Nel primo articolo di questa serie abbiamo esplorato il senso e il valore dei Framework di Cambridge, strumenti potenti per connettere l'insegnamento della lingua con lo sviluppo delle competenze per la vita e il lavoro. Abbiamo visto come questi non sono programmi rigidi da seguire, ma bussole che ti aiutano a orientare le attività che già proponi in classe verso uno sviluppo più ampio, più umano, più utile al futuro dei tuoi studenti.

In questo blog troverai tre proposte concrete, pensate per i diversi ordini di scuola, per sviluppare la competenza della collaborazione. In più, ti suggerirò una tecnica di coaching che potrai usare subito per accompagnare i tuoi studenti nella riflessione e nel miglioramento.

Se insegni alla scuola primaria

Hai mai notato quanto i bambini abbiano voglia di creare insieme?

I bambini hanno un talento naturale per la connessione e la scuola può diventare il luogo dove quel talento si trasforma in consapevolezza.

Ti propongo un’attività che ha tutto il sapore dell’avventura e della creatività: creare un supereroe delle soft skills. Ed è anche un modo perfetto per introdurre la collaborazione tra pari in modo giocoso ma profondo.

Attività: I superpoteri delle soft skills – Crea il tuo eroe!

L’attività è divisa in fasi e dura circa due ore (ma puoi adattarla alle tue esigenze). Comincia raccontando ai tuoi alunni La Storia di Sofia, una bambina che scopre che i veri supereroi non hanno bisogno di magie, ma di qualità come l’ascolto, l’aiuto reciproco, la capacità di stare insieme.

Mentre leggi la storia (puoi accompagnarla con queste slide), fermati a chiedere:

  • “What did Sofia do to help others?
  • “Which superpowers did her friends use?
  • "When collaborating with our peers, are we using a superpower?"

A questo punto, dai inizio alla fase creativa: chiedi ai bambini di pensare a un loro supereroe, con un nome speciale, un potere utile agli altri e una storia da raccontare.
Armati di matite, colori e tanta fantasia, disegneranno il loro eroe… e, soprattutto, rifletteranno su quali competenze usano anche nella vita vera.

Così facendo, li accompagni a riconoscere le loro risorse interiori e a valorizzare ciò che fanno ogni giorno: quando aiutano un amico, quando ascoltano con attenzione, quando fanno squadra.

Tecnica di coaching: Il cerchio dei superpoteri

Alla fine, riunisci i bambini in cerchio (proprio come si fa nei momenti importanti!) e invita ciascuno a presentare il proprio eroe:

“My superhero's name is… and he/she helps others by…”

Poi, stimola il gruppo con domande semplici:

  • “Which superpower was more fun?”
  • “Which superhero impressed you the most? And why?”
  • “What's a superpower we all have?”

Questa tecnica aiuta i bambini a esprimersi con fiducia, a dare valore alle idee degli altri e a imparare ad ascoltare con il cuore.

Consiglio extra: Scegliete insieme un supereroe rappresentativo della classe e create un cartellone. Sarà il vostro “manifesto dei superpoteri”, un bellissimo promemoria visivo del potere della collaborazione.

Se insegni alla scuola secondaria di primo grado

Qui il gruppo diventa una palestra di vita. I ragazzi iniziano a scoprire i conflitti, le emozioni, le dinamiche di potere. Ed è proprio in questo momento che la collaborazione va allenata con consapevolezza.

Attività: Escape Room

Organizza una mini escape room in classe con 4 o 5 enigmi in lingua inglese (possono essere cruciverba, indovinelli, codici…). Dividi la classe in squadre e assegna ruoli diversi: il lettore, il segretario, il facilitatore, il motivatore.

L’obiettivo? Risolvere tutti gli enigmi entro un tempo stabilito per “uscire” dalla stanza.

In questa attività i tuoi studenti non stanno solo esercitando il lessico o le strutture linguistiche: stanno prendendo decisioni insieme, gestendo il tempo, scoprendo come si lavora in gruppo sotto pressione.

Tecnica di coaching: Le 4 domande del debriefing

Quando tutto è finito (bene o male che sia andata!), guida un momento di riflessione:

  1. "What did we do well as a team?"
  2. "What was the greatest challenge?"
  3. "How can we improve next time?"
  4. "What did I learn about myself today?"

Con queste domande aiuti i ragazzi a darsi un feedback vero, a pensare come gruppo, e soprattutto a vedere che il valore dell’attività va ben oltre il punteggio finale.

Se insegni alla scuola secondaria di secondo grado…

A questa età puoi alzare l’asticella. I tuoi studenti sono pronti a mettersi in gioco in modo più maturo, a confrontarsi con il mondo reale. Allora… portiamolo in aula!

Attività: Social impact pitch

Lancia questa sfida: crea, con il tuo gruppo, una campagna sociale per migliorare un aspetto della tua scuola o comunità. Può riguardare l’ambiente, la salute, l’inclusione… a loro la scelta.
Il gruppo dovrà:

  • progettare un’idea concreta,
  • preparare un pitch di 3 minuti in inglese,
  • presentarlo a una giuria (tu, altri docenti o compagni).

Questa attività è perfetta per stimolare leadership, ascolto attivo, presa di decisioni, e naturalmente tanta comunicazione in lingua straniera, con uno scopo vero.

Tecnica di coaching: La ruota dei talenti

All’inizio del progetto, invita ogni studente a chiedersi:
"What's a talent I have that I can bring to the group?"
Leadership? Creatività? Capacità di sintesi? Visione d’insieme?

Alla fine, organizza un momento di riconoscimento reciproco: ogni membro del gruppo dice agli altri “the talent I saw in you..."

Questo esercizio, semplice ma potente, aumenta l’autostima, rafforza il gruppo e stimola la consapevolezza delle proprie risorse.

Ci vediamo al prossimo articolo?

Spero che queste attività ti abbiano dato spunti nuovi e soprattutto la voglia di provarle in classe. Ricorda: la collaborazione si costruisce vivendo esperienze insieme, giorno dopo giorno, con piccoli gesti e intenzionalità.

Nel prossimo blog esploreremo una nuova competenza del Cambridge Life Competencies Framework e dell’Employability Skills Framework, e vedremo come stimolarla in aula con attività concrete e nuove tecniche di coaching.

Resta sintonizzato. Il bello deve ancora arrivare!

Autrice: Palmina La Rosa – Direttore Operativo AISLi e Responsabile Progetto Future Skills Agency


Ti sei perso la prima parte di questa serie di articoli? Leggila qui.

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