• 07/10/2022

Cambridge e la sfida dell’ascolto: la ricerca come asset fondamentale per mettere al centro le esigenze di chi insegna

Mettere al centro chi insegna. Questo semplice assunto è quello che da sempre guida Cambridge University Press & Assessment. Ciò significa innanzitutto stabilire un canale di comunicazione, un canale soprattutto di ascolto, aperto a cogliere suggerimenti, consigli, richieste, ma anche critiche costruttive. Un canale per intercettare anche le attese, comprendere i bisogni di chi utilizza i prodotti Cambridge, ma anche di chi non lo fa e potrebbe decidere di farlo in futuro. Capire come rispondere al meglio a questi bisogni: questa la sfida dell’ascolto. Sfida per nulla facile ma che occorre giocare fino in fondo.

Cambridge University Press & Assessment ha posto sempre grande attenzione all’ascolto, come altri e forse prima di altri, ed è per questo che le attività di ricerca di mercato hanno da sempre avuto per Cambridge una grande importanza, accompagnando sia lo sviluppo di nuovi prodotti che ogni iniziativa rivolta al cliente. Oggi Cambridge ha un vero e proprio dipartimento (chiamato Market Insight) che a livello globale coordina ogni attività di ricerca indirizzata ai vari mercati. Un pool di ricercatori che gestisce il canale di comunicazione strategico di cui sopra.

Anche l’Italia, per la sua importanza, è molto spesso teatro di attività di ricerca. Una ricerca gestita localmente dal team italiano, coordinato dal team globale.

A seconda degli obiettivi che si vogliono conseguire con la ricerca, variano le metodologie utilizzate (ricerca qualitativa o quantitativa), le modalità di raccolta dei dati e gli interlocutori coinvolti. Si va dai questionari compilabili online alle interviste face to face; dai classici focus group alle community online. Insegnanti, genitori di studenti, studenti stessi (sia in età scolare che adulti candidati alle certificazioni), sono gli interlocutori che Cambridge coinvolge nelle proprie attività di ricerca.

Esiste anche un vero e proprio “panel di esperti”, composto da insegnanti di lingua inglese, reclutati in ogni parte del mondo, che supporta costantemente il Market Insight Team attraverso una specifica piattaforma online. Di questo panel fanno parte anche circa 500 docenti di lingua inglese della scuola italiana, di ogni ordine e grado, che supportano il team editoriale nello sviluppo di prodotti specificatamente destinati al mercato italiano e che sono chiamati a dare il proprio contributo alle attività di ricerca

La piattaforma, proprio perché online, permette di sottoporre domande, contenuti editoriali e ricevere i contribuiti dei docenti in modo molto semplice e veloce avendo i panelisti la possibilità di rispondere in ogni momento della giornata, accedendo alla piattaforma quando a loro risulta più comodo.

Le attività di ricerca svolte possono riguardare di volta in volta o specifici prodotti e servizi ma allargarsi ad indagini di più ampio respiro, per esempio sulla scuola e sulle sfide che la attendono, sull’insegnamento della lingua inglese in Italia, sui nuovi “trending educational topics” o ancora su come poter supportare al meglio i docenti in un’ottica di didattica inclusiva.

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, Cambridge University Press & Assessment ha voluto condurre un’indagine rivolta agli insegnanti di inglese della scuola italiana per fare un bilancio dell’anno scolastico passato, comprendere quali potrebbero essere le sfide dell’anno appena iniziato e come si apprestano ad affrontarle.

L’indagine ha coinvolto insegnanti di inglese delle scuole italiane di ogni grado con un breve questionario online. L’adesione all'indagine è stata molto positiva e i risultati molto interessanti.

Innanzitutto abbiamo chiesto loro come prima cosa di indicarci la maggior difficoltà incontrata durante il corso dell'anno scolastico, e i docenti ci hanno indicato al primo posto una delle conseguenze della pandemia sull’insegnamento, ovvero la “gestione dell’alternanza tra didattica in presenza e didattica a distanza”. Al secondo posto troviamo invece la grande sfida della motivazione, ovvero “come riuscire a mantenere motivati, nonostante le difficoltà, gli studenti”, ma anche “individuare gli stimoli più adatti”, e “riuscire a mantenere sempre una buona attenzione da parte dei ragazzi”. Sul terzo gradino del podio delle difficoltà troviamo da un lato la classica e sempreverde “gestione organizzativa e burocratica/amministrativa”, dall’altro invece il “benessere psicologico degli studenti”. Infine, “La cooperazione con i collegi del corpo docenti” è stata senza dubbio molto forte ed ha permesso di gestire in modo efficace le difficoltà di un anno scolastico che per la quasi totalità degli intervistati è stato, seppure in varie misure, difficile e sfidante.

Gli insegnanti non si fanno comunque molte illusioni e anche per il nuovo anno scolastico individuano ancora come principale sfida con cui saranno chiamati a confrontarsi il “riuscire a mantenere motivati i propri studenti, individuando gli stimoli più adatti per mantenere sempre un buon livello di attenzione”.

Ci interessava anche capire quali potessero essere gli argomenti del nuovo ciclo di webinar che, come ogni anno, Cambridge University Press & Assessment organizza per i docenti italiani. Le richieste e i suggerimenti raccolti si sono focalizzati, come prevedibile,  sullo sviluppo delle classiche quattro abilità (reading, listening, writing, speaking), ma non hanno mancato di sottolineare l’importanza per i ragazzi dello sviluppo di altre competenze più specifiche come public speaking, debate e oracy.

Altra richiesta molto forte, eredità di questi ultimi due anni, è per contenuti formativi che aiutino i docenti a capire come gestire al meglio l’attività didattica da remoto attraverso gli attuali strumenti digitali. Esigenza sempre più sentita di fronte alla necessità di doversi confrontare con una didattica spesso alternata tra attività in classe e da remoto.

Anche i nuovi trending educational topics, ovvero gamification, micro-learning, classe capovolta, inclusività, project-based learning, cittadinanza digitale, storytelling, sono tra gli argomenti che una parte degli intervistati ci ha suggerito, segno che da argomenti di nicchia si stanno imponendo all’attenzione di una sempre più grande parte dei docenti.

Per Cambridge University Press & Assessment l’attività di ricerca, comunque la si vuole declinare, è un asset strategico e lo sarà sempre di più in un mondo, quello della didattica della lingua inglese, sempre più complesso e in continuo cambiamento.


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Autore: Gian Maria De Filippi – Customer Insight Manager, Cambridge University Press & Assessment

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