I tuoi studenti conoscono il termine “fake news”? E “disinformation”? Kirsten Sutton ci offre qualche consiglio pratico su come insegnare ai ragazzi a distinguere fatti e invenzioni nel mondo delle “news”.
Quali sono gli strumenti principali per insegnare ai ragazzi a distinguere fra fatti e invenzioni quando si ha a che fare con le notizie? Prima di rispondere a questa domanda, diamo una rapida occhiata al problema della terminologia. Il termine “fake news” è di moda ma non ci aiuta molto perché rappresenta una semplificazione di un problema complesso.
Un termine più appropriato è disinformazione, definita dalla Commissione Europea come informazione falsa o fuorviante creata, presentata e diffusa con la deliberata intenzione di ingannare il pubblico. La disinformazione tende ad erodere la fiducia verso le istituzioni e verso i media. Ha il potenziale di polarizzare, creare o inasprire le tensioni all’interno della società e di danneggiare la democrazia ostacolando il diritto dei cittadini a prendere decisioni informate.
Nella nostra società, il compito generale dell’istruzione dovrebbe essere quello di educare gli studenti a diventare cittadini ed elettori attivi e responsabili. Pensare in maniera critica, fare fact checking, interpretare e valutare le informazioni sono tutte competenze cruciali. Per questo, l’educazione ai media, e nello specifico la news literacy, devono diventare un elemento interdisciplinare presente in tutte le scuole. Andiamo a vedere alcuni consigli pratici su come insegnare la competenza della news literacy nel dettaglio.
Chiedi agli studenti come si informano
Per iniziare la conversazione, chiedi ai tuoi studenti dove reperiscono le news. Questo è di particolare importanza perché al giorno d’oggi i ragazzi si imbattono nelle notizie tramite i social media invece di ricercare fonti di informazione bilanciate. Presenta loro un insieme quanto più variegato di testate giornalistiche tradizionali o online.
Aiuta gli studenti a comprendere la differenza fra fatti e opinioni
Insegna la differenza fra opinioni e fatti che sono supportati da prove. Incoraggia a riflettere a contestare e a mettere in dubbio le statistiche che vedono online. Scoraggia l’uso del dualismo vero/falso e fornisci invece definizioni precise, che coprano tutte le categorie intermedie.
Spiega agli studenti il ruolo del giornalismo nel combattere la disinformazione
Organizzazioni come News Literacy Project mettono risorse su come funziona il giornalismo a disposizione di chi insegna. Inoltre, offrono formazione professionale su come affrontare il tema delle notizie con gli studenti e su come aiutarli a stare in allerta, poiché nuovi modi di portare i lettori fuori strada emergono continuamente.
La RAND Corporation ha creato una lista di strumenti per combattere la disinformazione, da video di YouTube che insegnano a identificare la disinformazione online, ad app che aiutano a verificare le notizie.
Parla della “newsworthiness”
Non tutta l’informazione è newsworthy. Insegna ai tuoi studenti a distinguere perché un articolo specifico può esserlo o meno, tenendo conto dei seguenti fattori:
Sapere se una notizia può essere considerata newsworthy aiuta gli studenti a valutarne l’importanza.
Parla dell’affidabilità e dei bias delle fonti di notizie
La classifica Ad Fontes Media news bias chart posiziona le maggiori testate giornalistiche in base ad una scala di affidabilità che comprende le seguenti categorie:
Le notizie sono anche analizzate dal punto di vista dei bias e distribuite su una scala che va da un estremo all’altro dello spettro politico. Dai un’occhiata al sito, che offre materiale gratuito per aiutarti ad educare all’uso dei media.
Insegna le strategie per aiutare gli studenti a distinguere le notizie reali dalla disinformazione
Chiedi agli studenti di osservare con cura il sito che ha pubblicato la storia per capire se è ben presentata. Le immagini sono chiare? Il testo è ben scritto e non contiene errori di battitura o grammaticali? Il linguaggio è esagerato? Invitali a controllare la barra degli indirizzi: gli URL affidabili terminano con .com, .co.uk (o .it nel caso dei siti italiani N.d.T.), .net, .gov, .org, .mil o .edu. Fagli esplorare la sezione About us per scoprire la storia dell’organizzazione e il suo lavoro.
Per controllare se l’autore è reale e affidabile, gli studenti dovrebbero cercare altri suoi articoli e indicare per chi li ha scritti. Se l’autore scrive per siti che non sembrano affidabili, forse è meglio che gli studenti indaghino un po’ più in profondità.
Chiedi ai tuoi studenti di controllare se l’articolo contiene riferimenti o link ad altre notizie, articoli ed autori. Cliccando sui link, dovrebbero essere in grado di stabilire se sembrano affidabili.
Questo strumento permetterà ai tuoi studenti di fare una ricerca su Google tramite un’immagine e scoprire quali siti contengono immagini simili. Questo a sua volta indica su quali siti sono state usate le altre immagini, permettendo di controllare se l’immagine è stata manomessa o decontestualizzata.
Incoraggia i tuoi studenti a controllare se la notizia è data da testate autorevoli, come BBC News o CNN. Se lo è, allora quasi sicuramente la notizia è credibile, perché queste organizzazioni verificano le proprie fonti e molto raramente pubblicano qualcosa senza avere una fonte di supporto.
Conclusione
L’educazione ai media, la nostra capacità di accedere, avere una visione critica ed interagire con i media, non è mai stata importante come nella società odierna. Sapere come navigare fra le notizie online ed essere in grado di applicare quelle conoscenze alla vita di tutti i giorni darà ai tuoi studenti il controllo sulle notizie che leggeranno e quali storie condivideranno. Avranno le competenze e la consapevolezza per muoversi in un panorama complesso e dinamico, identificando quali notizie sono più credibili e, di conseguenza, prendendo decisioni più informate.
Autore: Kirsten Sutton - Esperta di didattica della lingua inglese
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