Dopo aver letto il primo articolo di questa serie, potresti già sentire un po’ più di fiducia verso la tua conoscenza dei diversi scenari della didattica online. Ma diamo un’occhiata più da vicino a questa strana creatura: la classe ibrida. In questo articolo, troverai molti consigli utili per la didattica e soluzioni per i problemi tecnici e metodologici più comuni che gli insegnanti incontrano in uno scenario ibrido.
Prima di tutto, prendiamo in esame l’assetto tecnico dell’aula
Lo scenario ideale
Nel nostro scenario da sogno, dovremmo avere almeno una telecamera a 360 gradi che riprenda ogni angolo dell’aula. Ogni studente avrebbe il proprio tablet, così come l’insegnante che deve gestire i vari dispositivi e le app a distanza. C’è una lavagna interattiva per mostrare, condividere e annotare sulla versione elettronica del libro di testo, e per usare l’applicazione della lavagna online. Un altro grande schermo montato direttamente sul muro può mostrare gli studenti che si collegano da casa. Ci sono anche diversi microfoni ed altoparlanti fissati al muro o al soffitto, in modo che non si creino echi o effetti feedback.
La realtà
Naturalmente, è improbabile che avrai accesso a uno scenario simile, a meno che la tua scuola abbia investito massicciamente nella propria infrastruttura tecnologica. È più probabile invece che tu abbia un laptop per te e un grande schermo per gli studenti. Sarebbe auspicabile avere una webcam per registrare la classe e idealmente un altoparlante portatile e delle cuffie per te.
La didattica ibrida non è lo scenario ideale, ma è possibile fare ottime lezioni! Tutto funzionerà in maniera più liscia se l’aula è ben equipaggiata, ma i consigli che seguono ti mostreranno come portare a termine con successo una lezione, anche con un setup tecnologico di base.
Usa le criticità a tuo vantaggio
Probabilmente, ciò che potrebbe crearti maggiori preoccupazioni è il fatto che entrambi i gruppi, quello in presenza e quello online, siano costantemente attenti, cosa che può essere parecchio stancante. Ma perché non sfruttare questa situazione a tuo vantaggio? Puoi creare delle attività autentiche condividendo un’informazione con la classe in presenza, mutando il microfono verso quella online, o inviando al gruppo online del materiale (audio, video o un articolo) che gli studenti in classe non possono vedere. Questo ricrea il classico gioco in cui uno studente esce dall’aula mentre gli altri decidono qualcosa.
Usa strumenti online che permettono a tutti di interagire ovunque si trovino
Come in qualsiasi lezione online, perchè non sfruttare vari strumenti per quiz e giochi online anche nella classe ibrida? Agli studenti piacciono i giochi divertenti e competitivi, come Kahoot!, Quizlet Live, Quizizz, Mentimeter Quiz e il nuovissimo GimKit, quindi vale decisamente la pena usarli per rivedere gli aspetti linguistici che hai già insegnato e controllare se gli studenti hanno capito. Un altro tipo di attività che puoi trasferire nella classe ibrida è la scrittura collaborativa o il brainstorming, con l’aiuto di software o siti di scrittura cloud-based. Per esempio, Google Docs, Google Jamboard o Microsoft Word.
Usa la versione eBook del tuo libro di testo con la condivisione schermo
Questo è un altro consiglio per assicurarti che ogni studente ti stia seguento anche se hanno lasciato tutti i loro libri da un’altra parte. Quasi tutti i corsi più recenti offrono anche l’accesso a una piattaforma online separata, che rende facile per gli studenti esercitarsi e riascoltare i file audio.
Usa una lavagna online per scrivere
Anche questo aiuta a far sentire tutti coinvolti e attenti alla lezione, che siano in aula o che la stiano seguendo da casa. Se la lavagna che usi è un blocco note cloud-based, (Google Jamboard o Microsoft OneNote, ad esempio) non devi neanche inviare i file alla classe, tutto viene raccolto nello stesso posto.
Se ti trovi in un ambiente low-tech
Se tutto quello che hai è un laptop, ovviamente non hai molto spazio per muoverti, ma puoi sempre includere gli strumenti online sopra menzionati, ma anche considerare l’opzione di includere elementi asincroni o semi-sincroni. Per fare ciò, dovrai sicuramente continuare ad usare il tuo ambiente didattico virtuale (spero tu ne abbia già uno!) per tenere tutto organizzato. Ciò che ho fatto con il mio gruppo nell’autunno 2020, è stato di programmare la pubblicazione di materiali e domande che poi gli studenti dovevano completare prima della lezione o durante. Per via dell’ambiente non molto tecnologizzato, ero limitata a dare feedback solo in seguito alla lezione, ma questo era quanto di meglio potessi fare in quel momento con solo un laptop e un altoparlante a disposizione.
Non lasciare gli studenti senza supervisione per troppo tempo
Potrebbe preoccuparti il fatto di dover costantemente dividere l’attenzione tra i due gruppi, cosa che li lascerebbe entrambi privi di supervisione e insoddisfatti. Per gestire questo, puoi far fare più discussioni aperte e molte attività dinamiche e collaborative, così che gli studenti non si deconcentrino. Se ci sono solo 2 o 3 studenti online, puoi sempre accoppiarli con studenti in presenza per fare attività di gruppo.
Non dimenticarti di scandire le parole
Potrebbe essere difficile per gli studenti online sentire quello che dici. Riformula quello che gli studenti presenti in aula dicono in modo da renderlo chiaro per tutti.
L’insegnamento ibrido non è necessariamente lo scenario ideale a cui tutti ambiremmo, ma è comunque possibile farci delle ottime lezioni! Fare tesoro di questi consigli e trucchetti ti potrà essere d’aiuto qualsiasi sia lo scenario che si prospetti per il mondo della didattica nei prossimi anni.
Nel prossimo post, vedremo insieme alcuni trucchetti per pianificare le tue lezioni in modo da risparmiare tempo, rendendole anche più semplici da gestire!
Autrice: Jo Szoke - Teacher trainer, content creator e lettrice universitaria
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