Essere insegnanti alle prime armi è sicuramente motivante da un lato ma può far anche sorgere un senso di intimidazione. Approcciarsi per la prima volta all’insegnamento CLIL può far sorgere la stessa scarica di adrenalina che si è provata durante le prime lezioni in classe senza che a questa si accompagni il senso di intimidazione! Inoltre, lo status di “nuovo insegnante” prevede lunghe ore di pianificazione, creazione di risorse personali e scoperta di cosa funziona meglio per il proprio contesto di insegnamento e apprendimento. Ecco cinque suggerimenti per orientare coloro che stanno iniziando il proprio viaggio nel mondo CLIL:
1. Inizia dal “Perché”
Prima di partire con la spasmodica programmazione di lezioni, produzione di materiali e prove di verifica, fai un passo indietro e chiediti: “perché?”. La pietra miliare su cui iniziare a costruire il proprio insegnamento CLIL è la piena consapevolezza sul tipo di CLIL che ci si aspetta tu svolga. Sei in una situazione in cui si richiede la valutazione della disciplina di insegnamento, della lingua o di entrambe? Entrare in possesso delle linee guida della scuola può essere fondamentale per rispondere a questa domanda e capire quali sono gli obiettivi da raggiungere in classe. Una volta chiarito lo scopo da raggiungere puoi procedere col rendere le tue lezioni “più CLIL”.
2. Analisi delle richieste linguistiche agli studenti
Quando si pianificano le lezioni, è importante tenere sempre a mente le richieste linguistiche che vengono fatte agli studenti. Nel contesto scolastico, di solito, per favorire la piena comprensione dell’oggetto delle lezioni, gli studenti necessitano di un certo livello di cognitive academic language proficiency (CALP). Se il tuo insegnamento prevede “Strong CLIL” è indispensabile essere in possesso di un’idea chiara sui tipi di richieste linguistiche proprie della disciplina che verranno poste agli studenti e anche avere un’idea generale delle competenze linguistiche di cui gli studenti devono essere in possesso per mettere in pratica le istruzioni fornitegli.
3. Collaborare con i colleghi
Tutti i nuovi insegnanti CLIL si troveranno a dover aggiustare il tiro sul proprio insegnamento. Se sono insegnanti di lingua, dovranno iniziare a focalizzarsi sul contenuto mentre se sono insegnanti di disciplina non linguistica, dovranno iniziare a dare importanza alla lingua. Collaborare con coloro che si trovano nella situazione opposta alla nostra può arricchire l’esperienza di insegnamento e di apprendimento al contempo. Gli insegnanti di lingua possono supportare gli insegnanti di disciplina isolando per loro le strutture linguistiche che sono comuni agli argomenti trattati e fornire loro suggerimenti sulle risorse da utilizzare. Allo stesso modo, gli insegnanti di disciplina non linguistica possono aiutare quelli di lingua ad estrarre e rivelare le informazioni principali sui contenuti proposti. Lavorare con i colleghi può rafforzare i tipi di lezioni CLIL offerte da ciascun insegnante.
4. Lavorare sugli obiettivi della lezione
Durante la pianificazione di ogni lezione o modulo è necessario tenere ben a mente gli obiettivi che bisogna raggiungere. Per essere certi di aver chiari gli obiettivi primari e secondari della lezione, analizza la lezione suddividendola in: contenuti, procedimento (abilità da utilizzare) e linguaggio. Se ti trovi nella posizione di insegnare “Strong CLIL”, è indispensabile sapere con chiarezza quali contenuti della materia devono essere trasmessi, quali abilità linguistiche sono indispensabili per la loro acquisizione e quali strutture linguistiche saranno utilizzate. Questo processo di analisi di contenuti, procedimento e strutture linguistiche può sembrare molto dispendioso dal punto di vista del tempo (e probabilmente anche un po’ tedioso all’inizio) ma iniziare la programmazione della lezione avendo un’idea chiara sulla naturale sinergia tra contenuti e linguaggio da usare per quel determinato argomento permetterà di mettere a punto attività che manterranno gli studenti coinvolti. Essi si troveranno coinvolti nell’apprendimento di contenuti e linguaggi se questo non apparirà artificiale, di scarso spessore e fine a sé stesso.
5. Ricordarsi dell’apprendimento induttivo!
Come di certo sarà emerso a questo punto, le lezioni CLIL richiedono un certo grado di pianificazione, specialmente per i nuovi insegnanti. In effetti, tutti i nuovi insegnanti ammetterebbero di certo la loro tendenza spontanea a voler pianificare fino all’ultimo dettaglio della propria lezione se gli venisse chiesto. Questa tendenza non è insolita e si fonda sul fatto di sentirsi più sicuri in classe, sapendo che il fatto di non aver sorvolato nemmeno su un minimo dettaglio comporterà poche sorprese. A questo proposito, è importante ricordare di non porsi come l’unica fonte di conoscenza. Uno degli aspetti principali del CLIL è infatti quello di incoraggiare un apprendimento cognitivo di tipo induttivo: programmare le lezioni in modo da lasciare che gli studenti scoprano e costruiscano nuove conoscenze e che facciano collegamenti con conoscenze di cui sono già in possesso. Quando si programma la lezione può essere d’aiuto chiedersi: “mi sto basando puramente sul fornire informazioni?” o “sto coinvolgendo i miei studenti partendo dalle loro conoscenze pregresse per fornirgli qualcosa in più?”. Questo acquista un’importanza vitale nel mantenere gli studenti stimolati, motivati e coinvolti e permette di far ruotare la lezione attorno al principio fondamentale del CLIL: usare la lingua per apprendere ed apprendere l’utilizzo delle lingue.
Imbarcandoti alla scoperta del CLIL, ricordati che non sei solo: confrontati con i colleghi e con le molte risorse online presenti sull’argomento. Al pari degli studenti, anche gli insegnanti, hanno una conoscenza pregressa su cui costruirne altra.
Autore: Ollie Wood - Insegnante, teacher trainer e autore
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