• 04/12/2020

Qualche idea pratica per insegnare usando risorse digitali

In questo post, Pete Sharma, esperto di didattica della lingua inglese e autore di numerosi corsi e pubblicazioni sul tema, ci mostrerà qualche idea pratica per usare le risorse che preferiamo nelle esercitazioni di grammatica, lessico, ascolto e produzione scritta.

Grammatica

Spesso, in classe insegniamo un argomento grammaticale e poi assegniamo i compiti su una piattaforma digitale, dalla quale i nostri studenti ricevono feedback sugli esercizi che svolgono. Queste possono sembrare due attività separate. Nell’esempio qui sotto, ti mostrerò come puoi usare le attività individuali su supporto digitale come punto di partenza per rendere i tuoi studenti attivi nel discutere la grammatica.

L’estate scorsa, ho incorporato degli esercizi digitali su un sistema di e-learning nel corso che tenevo, usando un forum online in cui tutti gli studenti partecipavano. A un certo punto, uno studente ha scritto:

“Hello, guys

Do you know why my answer is wrong? I cannot understand”.

La frustrazione dello studente era dovuta al feedback negativo mostrato dal computer, senza ulteriori chiarimenti: perchè la sua risposta era data come errata? Essendo abile con gli strumenti digitali, aveva fatto uno screenshot dell’esercizio e l’aveva postato online. Il risultato è stato che gli altri studenti hanno risposto condividendo le loro opinioni ed iniziando un’interessante discussione sullo specifico argomento grammaticale.

Per esperienza, so che gli studenti spesso lavorano duramente sugli esercizi, indipendentemente dall’insegnante o dal tipo di grammatica che stanno affrontando in classe. Gli esercizi digitali sono visti anche dagli insegnanti come alquanto “meccanici”. Questo avvenimento mi ha mostrato come potevo usare il forum per integrare meglio la parte di studio individuale e quella di lezione in classe. L’integrazione è un fattore di successo nel blended learning. E così, ho creato un luogo digitale in cui gli studenti potessero pubblicare le loro domande grammaticali prima della lezione in presenza, domande che sorgevano a partire dagli esercizi digitali. Gli studenti arrivavano in classe incuriositi e la classe diventava il posto perfetto per avere chiarimenti da un insegnante in carne ed ossa.

Lessico

La lingua cambia in continuazione. Anche durante l’epidemia di coronavirus, abbiamo incontrato acronimi nuovi (WFH, PPE). Le parole esistenti diventano di uso più comune. Come molti, ho recentemente sentito la parola furlough per la prima volta. Ho chiesto a un gruppo di colleghi insegnanti di lingua quando secondo loro questa parola fosse entrata nel linguaggio: le loro risposte oscillavano fra il 17esimo secolo e il 2008! Fortunatamente, strumenti come l’Ngram Viewer possono aiutarci mostrando a quando risale l’uso di una parola.

Un sito stupefacente, vero? I risultati spesso colgono di sorpresa gli insegnanti come gli studenti! Ecco un’attività facile e rapida che puoi proporre ai tuoi studenti come “riscaldamento”:

Scrivi alcune parole attualmente in voga (lockdown, pandemic) sulla lavagna. Chiedi agli studenti se conoscono il loro significato e da quando sono in uso. Gli studenti possono controllare le proprie risposte usando l’Ngram Viewer sul loro telefono.

Ascolto

L’ascolto in classe è cambiato per sempre. Un’aula ora è un ottimo posto per fornire agli studenti le strategie di cui hanno bisogno per lavorare sulle loro capacità di ascolto, usando l’abbondanza di risorse digitali disponibili ovunque e in qualsiasi momento.

Un recente articolo di Richard Caudwell sul tema dell’ascolto in classe mi ha colpito particolarmente. L’articolo spiega come i nativi di una lingua fraintendano il suono delle parole e le facciano diventare irriconoscibili nel loro parlato. Immagina quindi cosa questo possa significare in un’attività di ascolto in classe per studenti tutti diversi fra loro! Cauldwell descrive in maniera memorabile questo processo di comprensione come “invisibile”. Una classe di 16 individui potrebbero benissimo sentire 16 cose diverse.

Questa è una sequenza per una lezione che potete provare, in cui i materiali digitali vengono usati per permettere una “differenziazione” che aiuta gli studenti a trovare una propria strategia:

  1. 1. Inizia con un’attività di comprensione collettiva, al termine della quale gli studenti confrontano le loro risposte. Fai una correzione per tutta la classe.
  2. 2. Ora fai domande più approfondite. Gli studenti devono lavorare individualmente, usando i loro smartphone o tablet. Controlla le loro risposte.
  3. 3. Dai dei compiti a casa opzionali:
    1. 1. Ascolta nuovamente la stessa registrazione ed usa i sottotitoli o la trascrizione per identificare nuove parole;
    2. 2. Ascolta una breve parte in maniera ripetuta, pausando e riavvolgendo la registrazione;
    3. 3. Ascolta un’altra registrazione simile.

In questo modo, l’aula diventa un ponte a tutti gli effetti e ogni studente viene incoraggiato a scegliere strategie diverse per lavorare sulle proprie abilità di ascolto. Il vero miglioramento avviene al di fuori dell’aula. 

N.B. È importante ricordare agli studenti che l’accuratezza dei sottotitoli non va mai data per scontata.

Ascolto con i video

Un’altra idea è quella di “capovolgere” la classe, ovvero spostare l’attività di ascolto a prima della lezione. Invia un link a un video su YouTube, a un TED talk o a un altro video tramite il sistema di e-learning che gli studenti usano. La lezione inizia con una discussione in cui si dà per assunto che tutti abbiano già assimilato il contenuto.

Quando ho provato questo approccio per la prima volta, ho chiesto ai miei studenti: “quante volte avete guardato il video?”. Le risposte spaziavano da 1 a 5! Mi sono reso conto che gli studenti temevano così tanto l’ascolto da voler guardare e riguardare qualcosa prima della lezione per poter essere in grado di discuterlo meglio. Mi hanno fatto comprendere quanto le risorse digitali possano aiutare a differenziare l’apprendimento.

Scrittura

Di recente, ho fatto visita a una mia vecchia “fiamma”: Padlet. Si tratta di una bacheca virtuale che può essere usata in vari modi. Ad esempio, gli studenti possono fare project work, o postare il loro feedback sulla bacheca al termine di ogni lezione. Qualche tempo fa ho trovato un nuovo template: una mappa del mondo. Gli studenti possono inserire dei commenti in corrispondenza di qualsiasi punto della mappa. Si sono divertiti moltissimo a viaggiare per il mondo e a scrivere aneddoti personali: “My sister was born here!”, “I was here last summer!”. Questo strumento è molto apprezzato e può essere usato in classe come a casa. Come sempre, non è tanto lo strumento in sè, ma come l’insegnante lo usa per insegnare la lingua e per portare i propri studenti al successo.

Certamente, nel mondo di oggi non c’è assolutamente carenza di risorse digitali. Come le selezioniamo e come le usiamo, in maniera pedagogicamente corretta, è davvero tutto quello che conta quando si parla di didattica.

Scopri di più sulle risorse digitali e su come incorporarle nelle tue lezioni con il corso online di 2 ore Using Digital Resources.

Autore: Pete Sharma - Insegnante, esperto di didattica della lingua inglese e autore

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