Fabio Galvanini ripercorre quanto presentato insieme a Sarah Ellis durante il webinar dello scorso 24 gennaio.
Durante il nostro ultimo webinar, Sarah Ellis ed io abbiamo parlato del perché e del come stabilire obiettivi nel contesto dell’insegnamento dell’inglese nella scuola primaria.
Abbiamo poi discusso di come procedere, una volta stabiliti e condivisi gli obiettivi, a monitorare e valutare la progressione dell’apprendimento a diversi livelli, utilizzando una varietà di approcci.
Stabilire obiettivi
È importante avere chiara la distinzione tra gli obiettivi che l’insegnante stabilisce a proprio uso e quelli che vengono poi condivisi con gli alunni.
Nel delineare gli obiettivi didattici, è opportuno non solo considerare quelli prettamente linguistici ma anche quelli legati alle abilità e alle competenze.
Prendiamo l’esempio qui sotto, dove vengono elencati gli obiettivi per un’unità didattica e vediamo come, oltre agli aspetti legati al lessico familiare, vengano incluse anche abilità linguistiche (listening for detail) e competenze di vita (learn about being safe).
Una volta compiuto questo primo passo ed una volta che l’insegnante ha chiarezza sulla meta da raggiungere, condividere gli obiettivi con gli alunni è un modo efficace di motivarli, responsabilizzarli e rendere il percorso per il raggiungimento degli obiettivi stessi più inclusivo e coinvolgente, rendendo di conseguenza più efficace anche l’apprendimento.
Dovremo però selezionare e semplificare, per rendere accessibile e funzionale la nostra condivisione.
Nel fare questo, oltre ad un adattamento linguistico, dovremo tener conto anche del livello di complessità del contenuto, rendendolo il più possibile aderente alla realtà dei bambini, come nell’esempio qui sotto, che si riferisce alla stessa unità didattica presa in esame sopra:
Un ultimo aspetto da prendere in considerazione è il fatto che gli obiettivi possono essere stabiliti, oltre che al livello dell’unità didattica, come nell’esempio sopra, anche per una singola attività (es.:“questa attività ci aiuterà ad imparare a…”) e a livello di semestre o anno scolastico (es. “durante quest’anno impareremo a…” o “durante il corso dell’anno ci prepareremo per sostenere a maggio il test di inglese Cambridge Pre A1 starters”).
Una volta che gli obiettivi sono stati stabiliti, adattati e condivisi con gli alunni, il passo successivo sarà tracciare la progressione degli studenti e della classe verso il loro raggiungimento.
Valutare la progressione
Anche la valutazione della progressione può e deve avvenire a diversi livelli ed in modi diversi.
Ecco qui sotto alcuni esempi su come coinvolgere gli alunni a partecipare al processo di valutazione della progressione.
L’auto valutazione (self-assessment) guidata è una modalità di monitoraggio della progressione dell’apprendimento molto efficace perché consente al bambino di prendere parte attivamente al processo, visualizzando in modo concreto i propri progressi e le proprie conquiste.
Un’altra tipologia di attività molto utile è quella del peer assessment. In questo caso gli alunni, in copie o in piccoli gruppi, prendono in esame e commentano il lavoro delle proprie compagne e dei propri compagni.
Per esempio, a coppie, gli alunni si scambiano il loro lavoro (una composizione scritta, un poster che hanno creato o qualsiasi altro elaborato), lo analizzano e scelgono quale aspetto di quel lavoro spicca (es. “ha usato tante parole diverse”; “i disegni sono molto belli”; “l’idea è davvero originale!”), per poi suggerire un aspetto che possa essere migliorato (es. “potrebbe colorare un po’ più dentro ai bordi”; “potrebbe aggiungere più informazioni”).
Le attività di feedback che l’insegnante può includere in ciascuna lezione e in ciascuna attività, così come le modalità dinamiche di valutazione della progressione, possono essere integrate e completate da altre modalità di valutazione più formali, che devono però sempre tener conto del fatto che il bambino abbia un’esperienza positiva e costruisca un rapporto positivo con la lingua.
Per questo i test Young Learners Pre A1 Starters e A1 Movers sono la soluzione perfetta, che coniuga tutti questi aspetti in modo efficace, permettendo ad insegnante ed alunni di stabilire un obiettivo condiviso e di monitorare e tracciare i progressi con un approccio pensato per far vivere ai bambini un’esperienza positiva e che li aiuti a valorizzare il proprio percorso di apprendimento.
A questo link potrai esplorare tutte le risorse che Cambridge mette a disposizione per supportare tutte le insegnanti e gli insegnanti che preparano i propri alunni per i test Starters e Movers.
Per registrarti al nostro prossimo webinar “Bring a story to the classroom: story-telling with young learners at Pre A1 and A1”, clicca su questo link.
Autore: Fabio Galvanini - Cambridge Exams Publishing Product Manager
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