• 03/05/2023

The Cambridge Experience #14 – Riccardo, studente, Roma

Docenti, dirigenti scolastici e studenti si raccontano.

Quando hanno incontrato Cambridge per la prima volta sul proprio cammino personale e professionale?

Perché hanno continuato a sceglierlo, facendolo diventare parte della propria crescita culturale e lavorativa?

The Cambridge Experience raccoglie le voci e le storie di chi ha scelto e continua a scegliere Cambridge.

Tanti luoghi d’Italia, scuole di ogni grado e livello, esperienze di giovanissimi e di esperti dirigenti di istituti comprensivi, poli tecnologici e licei.

Tanti modi diversi di essere parte della Cambridge Experience in Italia.


«Se da grande sarò giornalista, l’inglese mi permetterà di intervistare tante persone diverse, e scrivere per riviste prestigiose»

Riccardo ama il tennis, i videogiochi, risolvere il cubo di Rubik. Ha solo 10 anni ma le idee già molto chiare. I suoi sogni nel cassetto cambiano spesso (e alla sua età ci mancherebbe!), ma adesso sa che vuole fare il giornalista culturale. Chissà che le sue prime certificazioni Cambridge, ottenute grazie all’Istituto Gesù Maria di Roma, non lo stiano già preparando a raggiungere il suo obiettivo!

Ho già ottenuto le certificazioni Pre A1 Starters, A1 Movers e A2 Flyers: è stato divertente perché abbiamo iniziato giocando, poi tutto è stato graduale

Ho iniziato a studiare con il metodo Cambridge in prima elementare, alla mia scuola, l’Istituto Gesù Maria, e mi sono sentito subito a mio agio perché era divertente. Mi ricordo che il primo anno per imparare abbiamo scritto ma abbiamo anche disegnato tanto. 

Ad esempio per descrivere le posizioni degli oggetti, oltre a scrivere Up e Down, facevamo i disegni, così un po’ per tutto, disegnavamo e giocavamo sempre. 

Poi lo studio si è trasformato, ed è diventato adatto alla mia età, a quella dei miei compagni. Ho iniziato da subito con le certificazioni Cambridge: Pre A1 Starters, A1 Movers e A2 Flyers, e mi piacerebbe continuare anche in futuro, fino all’ultimo livello per avere padronanza completa dell’inglese.

Mi piace molto risolvere il cubo di Rubik, giocare ai videogiochi, giocare a tennis. Nel tennis e nei videogiochi ci sono tante parole in inglese, e io riesco a capire molte cose. Si può giocare anche ai videogiochi collegati online con bambini da tutto il mondo e così ci possiamo capire. Questo mi piace un sacco.

Grazie ai corsi Cambridge ho imparato molte nuove parole, la grammatica, lo spelling, via via mi sto impegnando per migliorare sempre di più. 

Quando leggo i cartelli per strada, quelli che sono anche in inglese, non mi accontento di leggere solo la parte in italiano. Mi metto lì e leggo anche la versione in inglese. Questo mi rende autonomo e mi dà soddisfazione. Poi a me piace leggere e scrivere in generale. 

Leggo romanzi di avventura e biografie. Ho letto David Copperfield e Oliver Twist, mi piace leggere libri con colpi di scena, avventurosi. E riesco a leggere anche in inglese, dei testi un po’ più semplici per adesso. 

«Ai videogiochi si può giocare online collegati con bambini di tutto il mondo. E saper parlare inglese ti permette di poter comunicare»

Ho cambiato spesso sogno nel cassetto, adesso vorrei diventare giornalista, l’inglese mi servirà molto per le interviste

Io ho cambiato molte volte il mio sogno nel cassetto. Adesso però vorrei diventare giornalista e mi servirà molto l’ingelse, per intervistare persone diverse, poter anche scrivere in inglese e pubblicare su riviste sempre più prestigiose. 

Mi piacerebbe scrivere di cultura, della natura; se proprio potessi scegliere, vorrei diventare un giornalista del settore cultura.

Il penultimo sogno nel cassetto era molto diverso, pensavo di voler fare il notaio, perché mi interessa anche studiare legge; ma adesso preferisco il giornalista.

Ora mi aspetta la prima media, sempre nella mia scuola a indirizzo Cambridge. Alcuni compagni di classe li rivedrò, altri invece andranno in altre scuole. Mi sembra un passaggio molto importante, perché si imparano materie nuove, e più complesse, allora potrò diventare una persona più preparata, che sa più cose.

A me piace il reading, perché sono sempre molto curioso di leggere i testi, quando arrivano i libri di testo nuovi e ce li consegnano, io me li leggo tutti, prima che inizino le lezioni, perché sono proprio curioso. Poi mi piace il writing, che sarà fondamentale per fare il giornalista.

Intervistato: Riccardo, studente Istituto Gesù Maria, Roma

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