I Cambridge Day 2022 si sono tenuti il 24 e il 25 novembre appena trascorsi, a Roma e a Milano. Rachel Jeffries è una delle relatrici che hanno reso questa edizione speciale. Nella sua sessione “Looking Back and Moving Forward”, Rachel ha trattato il tema della creazione di ambienti inclusivi in classe, introducendo il concento di “autoefficacia” e suggerendo delle attività per stimolare e mantenere alta la fiducia dei nostri studenti in se stessi. Se eri presente e ti serve una rinfrescata, oppure se non eri presente ma vuoi sapere di cosa si è parlato, Rachel ha gentilmente preparato per noi un riassunto di quanto affrontato durante la sessione. Buona lettura!
Nella sessione che ho tenuto ai Cambridge Days abbiamo affrontato il tema della creazione di ambienti inclusivi in classe, a partire dal concetto di “autoefficacia”. Trovo che un ottimo punto di partenza sia dare uno sguardo alle sue caratteristiche principali e immaginare cosa significhi avere un’autoefficacia forte o debole. Come si manifestano questi tratti nella vita quotidiana della classe? Dai un’occhiata ai seguenti punti, ritrovi queste qualità nei tuoi studenti?
Chi ha un’autoefficiacia debole…
Chi ha un’autoefficiacia forte…
Quindi, come si sviluppa l’autoefficacia e come possiamo creare un ambiente inclusivo in classe, che permetta a ogni studente di sentirsi supportato e in grado di avere successo? Voglio condividere con te tre attività pratiche presentate durante la mia sessione.
Rachel al Cambridge Day di Roma, 24/11/2022
Questa attività collaborativa incoraggia gli studenti ad essere responsabili per il contributo che apportano. È un’attività che mi piace particolarmente in quanto gli studenti stessi talvolta prendono piena responsabilità per la creazione della giostra, intervengono con domande o proposte di argomenti e possono essere fatti ruotare fra i vari gruppi. Questa attività funziona anche come esercizio di speaking e di listening, con la sfida ulteriore di dover ripetere ciò che il compagno precedente dice. Le attività collaborative come questa sono un ottimo modo di replicare le dinamiche sociali in classe. Questo significa che gli studenti hanno la possibilità di vedere e capire come i loro coetanei hanno successo, e di conseguenza credere di poter avere successo a loro volta.
Imparando a ridurre lo stress al minimo, I nostri studenti possono affrontare meglio le attività più difficili e recuperare fiducia più rapidamente nei momenti in cui le cose non vanno come sperato. La mappa dell’empatia è un modo molto carino per incoraggiarli a prendere in considerazione le proprie emozioni e i punti di vista altrui. Puoi usarla in combinazione con una qualsiasi foto dal libro di testo o dalle risorse per la preparazione agli esami, come modo per spingere alla riflessione e anche per sviluppare le competenze di speaking!
Tutti vogliamo celebrare I momenti in cui le cose vanno bene, ma cosa succede nei momenti di delusione o sconfitta? Spingere i nostri studenti a riflettere su questi momenti li aiuta a prendere il controllo del proprio percorso di apprendimento e dà loro gli strumenti per far fronte alle battute d’arresto e alle sfide. E che sensazione positiva quando tornano ad analizzare le proprie scale di errori qualche settimana dopo, scoprendo che possono cancellarne alcuni dalla lista e programmare come fare lo stesso con i restanti!
Puoi scaricare l’intera collezione di activity cards per studenti adolescenti a questo link.
https://www.verywellmind.com/what-is-self-efficacy-2795954
Autrice: Rachel Jeffries – Pedagogical solutions manager, Western Europe, Cambridge University Press & Assessment
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